Il primo pastificio italiano negli Stati Uniti d’America

… nel 1999, quando sorge ad Ames il primo pastificio italiano negli Stati Uniti d’America.

Il gruppo Barilla è deciso a reinventare il proprio ruolo verso il Duemila anticipando le nuove sfide di mercato. Tuttavia, fare il salto oltreoceano non significa solamente andare alla conquista di un mercato in grande espansione, ma anche aggirare gli ingenti dazi doganali d’importazione imposti all’Europa e far fronte alla necessità di superare i conseguenti costi logistici al fine di generare un più alto vantaggio competitivo.

primo pastificio italianoSebbene pensare che gli Stati Uniti siano il secondo consumatore mondiale di pasta dopo l’Italia renda l’idea ancora più seducente anche per un gruppo consolidato e dinamico come Barilla la sfida può apparire azzardata: l’esperienza nel settore non garantisce di quantificare i rischi e di prevedere soluzioni certamente efficaci.

Per questo motivo Barilla decide di affidarsi a Studio Zeta.

Il futuro impianto viene ricreato attraverso un ambiente “virtuale” in grado di tener conto delle quantità e dei diversi formati di pasta da produrre, sì da verificare il corretto dimensionamento dei sottosistemi critici (estrusori, silos, confezionamenti) e il comportamento dinamico complessivo dello stabilimento negli anni a venire.

Il successo dello stabilimento è oggi quantificabile: 53.148mq per una capacità produttiva annua di 122.000 tonnellate di pasta.

Appurati i benefici, lo stesso anno Barilla riutilizza il medesimo modello operativo per costruire a Foggia uno stabilimento gemello, destinato a diventare uno dei pastifici più granstdi al mondo.